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PRINCIPI DI VITA CRISTIANA
La Bibbia, più che un manuale al quale attingere le regole per affrontare le varie situazioni, è il libro di un Dio d’amore che scrive all’uomo per guidarlo verso una vita trasformata dalla grazia e dalla potenza dello Spirito Santo, così da essere un’esistenza realizzata, matura, ed equilibrata.
Il testo di II Corinzi 13:11 ne è un esempio ed una conferma: Del resto, fratelli, rallegratevi, ricercate la perfezione, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, vivete in pace; e il Dio d'amore e di pace sarà con voi.
Queste parole, conclusive di un’intera lettera, ci pongono di fronte a pochi ma semplici principi di vita cristiana, che rappresentano una sorta di medicina per l’uomo di ogni tempo.
- Rallegratevi : la medicina per chi è triste
In un mondo caratterizzato dalla tristezza e dall’oppressione, la gioia del Signore è l’elemento caratterizzante ed identificativo di una genuina esperienza di fede.
Non a caso la parola ricorda al popolo di Dio che … la gioia del SIGNORE è la vostra forza (Neemia 8:10).
La Scrittura fa una netta distinzione fra gioia naturale e gioia spirituale, essendo quest’ultima, secondo alcuni autorevoli commentatori, una qualità indipendente dalle circostanze esterne, che emana l’anima quando è certa dell’amore di Dio e della propria salvezza, e che nasce da una personale relazione con Dio, che include un senso di personale adempimento della Sua volontà.
La vera gioia, quindi, nasce dal sentirsi amati ed accettati da Dio, ed è alimentata dalla Sua presenza e dal nostro rapporto di personale e continua comunione con Lui.
Possiamo quindi comprendere l’espressione rallegratevi: più che uno sterile richiamo a camuffare l’insoddisfazione e le sconfitte personali dietro ad un sorriso falso ed ipocrita, è un’esortazione ad appropriarci ed a godere la gioia che il Signore pone nel cuore di ogni vero credente.
- Ricercate la perfezione: la medicina per chi è vinto dai propri difetti ed imperfezioni
Il termine biblico perfezione, più che assenza di difetti, indica uno stato di maturità e di completamento.
È un traguardo spirituale che tutti dovremmo impegnarci a cercare ed a raggiungere, evitando allo stesso tempo i falsi concetti proposti da una cultura terrena che, come sempre, travisa e distorce la verità biblica.
Cercare la perfezione non significa ricercare il perfezionismo, ma il perfezionamento, cioè quel processo continuo ed ininterrotto prodotto dallo Spirito santo, altrove indicato dalla Scrittura come santificazione.
Allo stesso tempo non dobbiamo ricercare la perfezione autoprodotta, da mostrare quale trofeo, ma la trasformazione prodotta dallo Spirito Santo,che si manifesta in modo pratico come frutto dello Spirito Santo: ogni altro sforzo umano è inutile e sterile.
Infine non dobbiamo ricercare la perfezione che si confronta con gli imperfetti, ma la perfezione indicata da Gesù stesso per mezzo di una vita santa, pura, immacolata, ubbidiente alla volontà del Padre. Dobbiamo tendere verso il massimo, e desiderare di giungere all'altezza della statura perfetta di Cristo (cfr. Efes. 4:13).
- Siate consolati: la medicina per chi si sente solo
Uno dei problemi che più travaglia la generazione odierna è la solitudine. Nonostante la possibilità di incontrare ogni giorno numerose persone, relazionandosi con esse nell’ambito della famiglia, del lavoro, del tempo libero, e perfino della fede, l’uomo odierno soffre di una cronica solitudine che lo fa sentire solo fra tante persone.
È incoraggiante sapere che il Signore ha affrontato e risolto un problema così grande, provvedendo la Sua presenza continua a colui che, per mezzo della fede in Gesù, si accosta a Lui.
Leggendo la Scrittura il nostro cuore è incoraggiato dalle numerose promesse al riguardo.
Fin dalle prime pagine infatti il Signore rivolge questa promessa al suo popolo, rinnovandola poi nel corso dei secoli. Gesù stesso, prima di ascendere al Padre, promette la Sua continua presenza alla chiesa appena nata. Sarà poi lo Spirito Santo a rendere viva e concreta tale presenza nel cuore dei credenti di ogni tempo.
È importante ricordare che Egli è il Consolatore, cioè Colui che sta con chi è solo per sostenerlo ed aiutarlo.
Per goderne i benefici, è importante non avere un cuore incredulo e ribelle. Ecco perché la Scrittura ti esorta a non essere inconsolabile, a non chiuderti in te stesso, ma a lasciarti consolare dall’opera dello Spirito Santo. Egli solo sa convincere i cuori e condurli alla presenza di Dio per ottenere la salvezza. È questa la sola condizione per ottenere la Sua meravigliosa presenza consolatrice, che accompagna il cammino del credente.
- Abbiate un medesimo sentimento: la medicina per chi si sente disunito dal popolo di Dio
Ciascuno di noi scopre che la chiesa è un meraviglioso laboratorio in cui Dio opera per formare il nostro carattere cristiano. In essa infatti emergono inevitabilmente le differenze di carattere e di opinioni che possono produrre delle tensioni. È fin troppo facile, in questi casi, reagire sentendosi svalutati quando le cose vengono fatte in modo diverso da quello che pensiamo o criticare chi agisce commettendo degli errori.
In quest’ottica possiamo scegliere di vivere nella chiesa con un cuore diviso o, al contrario, avendo un sentimento di unità, vivendo appunto possedendo un medesimo sentimento.
Questa espressione non significa annichilire la propria personalità, sottomettendoci passivamente alle autorità preposte dal Signore nella Chiesa. Significa piuttosto adottare un atteggiamento che sia in armonia innanzitutto con quello di Cristo Gesù “il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma spogliò sé stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini (Filippesi 2:6,7), quindi della fratellanza, allo scopo di dirigere le proprie capacità e i propri sforzi per un traguardo comune: un servizio armonioso teso all’edificazione del corpo di Cristo ed alla salvezza delle anime perdute.
Se in campo musicale l’armonia è fondamentale per la buona riuscita di una sinfonia, quanto più essa è necessaria per una buona testimonianza in un mondo colmo di rumore e di suoni sgradevoli.
Che Dio possa fare di noi degli strumenti che “suonano” in perfetta armonia.
- Vivete in pace: la medicina per chi vive sempre in guerra
Differentemente dalle attese, la pace viene posta alla fine della lista, essendo un sentimento che non può dipendere dalle circostanze esterne, ma dalla condizione del cuore e dell’anima, mantenuta attraverso una sana relazione con il Signore Gesù.
Vale la pena ricordare che si può godere la pace interiore solo se si è in pace con Dio, attraverso il perdono dei peccati ottenuto per la fede in Gesù. Il passo successivo è mantenere la pace ricevuta ubbidendo alla volontà del Signore espressa nella Sua Parola. Il terzo passo, infine, è saper reagire e difendere il cuore dai sentimenti negativi creati dalle tensioni della vita, affrontandole con la fede di chi è convinto che la propria vita è nelle mani del Signore. Tale consapevolezza non può che alimentare la pace.
Le conseguenze sono garantite dalle promesse divine:
… e il Dio d'amore e di pace sarà con voi.